In collaborazione con l’Associazione Karussell, abbiamo ideato un nuovo progetto, formato da interventi di arte contemporanea, individuando il Giardinetto della Banca come luogo da valorizzare e scoprire. L’area, che si affaccia sul corso della città di Fermo, dove un tempo sorgeva la chiesa di San Matteo, all’inizio del ‘900 viene sistemata a giardinetto, con l’intento di ampliare e rendere più gradevole quella che era la zona precedentemente destinata all’ingresso di Palazzo Matteucci. In questo giardinetto si sarebbe dovuta collocare la statua di Annibal Caro, realizzata da Edoardo Tabacchi, che si trova ora nel cortile del Teatro dell’Aquila.
Giardinetto è un appuntamento annuale con il quale sosteniamo e promuoviamo il lavoro di giovani artisti emergenti e rivitalizza uno spazio storico della Città, offrendo nuove possibilità di lettura e riscoperta di luoghi che hanno una storia poco nota.
Il primo artista ospitato, nell'agosto 2023, è stato Riccardo Banfi, che ha ideato la performance Canzone d’amore, un karaoke di sole canzoni italiane d’amore, in cui ha riletto il karaoke non come mera forma di intrattenimento, ma come strumento espressivo, comunicativo e di condivisione che trascende i limiti d’età, provenienza e identità.
Il secondo appuntamento ha riguardato un intervento artistico di Irene Fenara, Every Breaking Wave, costituito da una struttura, interpretata come ‘chiesetta’ contemporanea. Si trattava di un prefabbricato da cantiere la cui facciata a capanna ricordava quella delle prime chiese cristiane e il cui aspetto ci collocava immediatamente in una dimensione in divenire e di ricostruzione, ma creando, allo stesso tempo, un effetto straniante e indecifrabile rispetto al luogo. All’interno della struttura, è stato installato un monitor che riproduceva un video estrapolato da telecamere di sorveglianza obsolete, tema caro all’artista che indaga lo sguardo meccanico che viene dimenticato e diventa poetico.
Irene Fenara è un'artista visiva, il cui lavoro investiga il gesto che sta alla base di ogni operazione fotografica: il guardare. In particolare osserva, investiga e interpreta il modo in cui guardano le macchine. Sono centinaia gli sguardi meccanici davanti ai quali passiamo ogni giorno. Irene Fenara qui si concentra sulle telecamere di sorveglianza. Dispositivi introdotti e diffusi per ragioni di controllo e sicurezza, ovvero per proteggerci dagli altri, innescano a loro volta una serie di insicurezze. Le immagini che mostrano spesso non sono chiare, sporcate da una serie di errori, come un ostacolo davanti all’obiettivo, un difetto di risoluzione o un’evidente alterazione cromatica. Proprio come i nostri occhi, (ri)vedono e trasformano la realtà, catapultandoci in un universo alternativo e misterioso.