A partire dal 1° Gennaio 2021 le banche hanno applicato le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti (meglio conosciuto come “default”).
La normativa stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati, con l'obiettivo di armonizzare la regolamentazione tra i diversi paesi dell'Unione Europea.
I principali cambiamenti introdotti prevedono che sia definito inadempiente il Cliente che presenta un arretrato da oltre 90 giorni [1], il cui importo risulti, allo stesso tempo:
- per privati e piccole medie imprese:
Superiore ai 100€ e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca
- per le imprese:
Superiore ai 500€ e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca
Per maggiori approfondimenti consulta la guida dell'ABI
La normativa di riferimento:
* Comunicazione Banca d’Italia del 14 agosto 2020 - Applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del regolamento (ue) n. 575/2013 e adeguamento delle definizioni di esposizioni creditizie deteriorate.
* Comunicazione Banca d’Italia del 26 giugno 2019 – Segnalazioni statistiche di vigilanza e bilancio delle banche: modifiche relative alla "Qualità del credito".
* EBA/GL/2016/07 “Linee Guida sull’applicazione della definizione di default” ai sensi dell’art. 178 del Regolamento UE n. 575/2013.
* Regolamento Delegato UE n. 171/2018 della Commissione Europea del 19 ottobre 2017.
* EBA/RTS/2016/06 “Nuove tecniche di regolamentazione relative alla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato” che integrano il Regolamento Delegato UE n. 171/2018 della Commissione Europea del 19 ottobre 2017.
[1] A differenza della precedente normativa, il conteggio dei giorni inizia solo quando l’ammontare scaduto eccede le soglie di rilevanza.