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«Case green, siamo indietro»
Data pubblicazione : 29/05/2024

Con la Cna esperti a confronto in teatro sul Superbonus: «Ora servono nuovi investimenti». Calcinaro: «Convenzione per una scuola edile a Molini Girola nell’ex compound della Clip»

FERMO Superbonus fra case green e transizione 5.0. Se n'è parlato al teatro dell'Aquila durante un seminarlo organizzato dalla Cna. Numerosi gli interventi, fra cui quello del Paolo Calcinaro (« stiamo per approvare – rimarca - una convenzione per una scuola edile a Molini Girola, nell'ex compound della Ciip»), del presidente della Camera di commercio Gino Sabatini e di Alessandro Migliore della Cna. Presente Andrea Putzu per la Regione. A dare le cifre il presidente della Cna Emiliano Tomassini: «Su 77 milioni di unità immobiliari in Italia – dice – 36 sono abitazioni, delle quali il 73% per cento sono di proprietà. La direttiva fissa emissioni zero dal 2028 per gli edifici pubblici e dal 2030 per tutti gli altri».


La regione

« Nelle Marche, gli interventi di Superbonus 110% hanno riguardato 13.700 edifici per 3,3 milioni di detrazioni, il 5,1% è la percentuale degli edifici da ultimare. Gli investimenti medi sono stimati sui 115mila euro per edifici unifamiliari e 481mila per i condomini. Ma dal 2020 la normativa ha avuto 283 modifiche…». Barbara Gatto del Dipartimento politiche ambientali della Cna pensa al futuro: «Sulla decarbonizzazione serve uno sforzo. Sul percorso di efficientamento i risultati non sono in linea con gli obiettivi, è cresciuta la percentuale delle rinnovabili, ma sul fotovoltaico l'Italia va a rilento. Il 67% degli edifici è nelle classi peggiori. Nelle Marche idem. E dopo il Superbonus, sulla direttiva casa ci aspettano molte incertezze. DaI 2025 servirà una decisione per evitare d'interrompere il percorso virtuoso avviato. Comunque è stato approvato il decreto di modifica del Pnrr che ha stanziato 6 miliardi per la transazione 5.0 e altri 120 milioni destinati alle piccole e medie imprese». Sul discorso dell'accesso al credito, il vero problema per il futuro è rappresentato dai continui cambiamenti in corsa della normativa. ma anche da un futuro con un numero sempre maggiore di popolazione anziana e con redditi limitati. Dalla Carifermo il messaggio che arriva è chiaro: «Come banca siamo pronti a sostenere gli imprenditori che intendono migliorare l’azienda a livello di sostenibilità ambientale - spiega Roberto Bene, direttore commerciale: il discorso non è concedere il credito, ma evitare che le famiglie si indebitino ulteriormente». In chiusura le conclusioni di Paolo Silenzi della Cna per il riepilogo sul tema.


Corriere Adriatico, 29-05-2024

 

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